lunedì 18 maggio 2009

IL PROBLEMA DELL'ENERGIA


Mi è tornato alla mente un trafiletto di Stefano Lentati apparso sul primo numero di Wired italiano.

Tre semplici punti:


1. Il sole invia sulla Terra ogno ora circa 400 miliardi di joule. Se questa energia fosse resa disponibile, l'intera popolazione umana impiegherebbe un intero anno per utilizzarla.


2. L'intero fabbisogno elettrico italiano potrebbe essere soddisfatto da una superficie di pannelli fotovoltaici uguale a quella della provincia di Piacenza 2400 kmq (equivalenti ad un quadrato inferiore ai 50 km di lato)

3. Per spegnere la sete di elettricità dell'intero pianeta basterebbero circa 90 mila kmq di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, un'area poco più piccola del Portogallo. Lo sviluppo di tecnologie più efficienti potrebbe consentire di ridurre in maniera notevole la superficie necessaria.


In Italia invece si parla di un ritorno al nucleare, con l'ipotetica costruzione di 4 centrali nucleari di terza generazione, presentata come la panacea alla nostra dipendenza dall'estero.

In realtà quattro centrali nucleari coprirebbero circa il 5-7 % del fabbisogno di energia nazionale.

Non abbiamo miniere di uranio , i maggiori produttori sono Australia e Canada, quindi la costruzione di centrali nucleari non ci renderebbe indipendenti dall'estero per l'energia, trasferirebbe soltanto la dipendenza alle fonti fossili all'uranio. Inoltre l’uranio e’ una risorsa naturale in via di esaurimento, esattamente come il petrolio. Per il centro di ricerca australiano Abare e per l’Agenzia internazionale dell’energia (che e’ favorevole all’uso dell’energia nucleare), la domanda mondiale di uranio potra’ essere soddisfatta solo fino al 2030.

Facendo un rapido calcolo, tenendo conto che per costruire una centrale nucleare ci vogliono all'incirca una decina d'anni, se la prima pietra venisse posata oggi (ma il premier ha dichiarato che verrà posata entro la fine del mandato, quindi volendo anche nel 2013), usfruiremmo di energia nucleare solo per 11 anni, dal 2019 al 2030. In un così breve arco di tempo non si riuscirebbe neanche a rientrare dei costi di costruzione delle centrali. Ma anche se non si esaurisse nel 2030, l'uranio comunque diventa sempre più raro e costoso, quindi non avremmo neanche un risparmio sul prezzo dell'energia come paventato.

E poi il tasto più dolente: le scorie radioattive. Dove andranno a finire?
Ma poi non avevamo fatto un referendum abrogativo per il nucleare nel 1987?


Comunque non mi preoccuperei più di tanto, questo proposito mi ricorda quello del Ponte sullo stretto...


4 commenti:

  1. Qualche piccola precisazione perchè altrimenti sarebbe solo disinformazione pura:

    - la produzione di energia da fotovoltaico di cui parli (diversa dalla produzione da solare termico di cui non parli) deve avvenire quando c'è il sole perchè, aimè, l'energia non si accumula (no, non si possono fare delle Duracell formato industriale). Peccato però che la luce serva anche di notte.

    - Hai idea di quanto sia un quadrato di 50 kmq?? Si lo so che non si mettono giù tutti vicini..ma hai idea di quanto sia un quadrato di 50kmq?? :) Giusto per tornare sul pianeta terra, se si riempisse di pannelli il campo di San Siro (che è circa 37.000 mq, tribune e parcheggi compresi..) ci produrresti nella migliore (migliore!!) delle ipotesi circa 5 MW. Nel momento in cui scrivo sulla rete elettrica nazionale stanno viaggiando 43.633 MW. Ecco quanto è grosso un quadrato di 50 Kmq.

    - Anche se convinco qualcuno a riempire tutto quello spazio di pannelli, quella detta è una una potenza istantanea. La producibilità annua e tutta un'altra cosa e ovviamente risente del fatto che il sole non c'è di notte, con le nuvole, quando piove, con la nebbia e verosimilmente che non riempirò di pannelli un posto solo, ma zone con più o meno irraggiamento solare, e quindi con rendimenti e producibilità diverse.

    - Quattro centrali nucleari di terza generazione possono produrre istantaneamente circa 6400 MW (sono taglie standard da 1600 MW l'una)..a parte quindi che soddisfano circa il 15% di quello chein questo istante serve (e anche di notte, quando piove e c'è nebbia), fai il conto di quante provincie di Piacenza pannellate risparmi. Ah..una centrale di quelle occupa un paio di campi da calcio..

    - Già, come tutte le risorse, anche l'Uranio è finità. Peccato però che di Uranio che finisca nel 2030 non se ne parla nemmeno, tanto che tra il 2030 e 2040 sono previste le commercializzazioni dei reattori di quarta generazione.
    Senza contare che nessuno accende le lampadine per filantropia: se ti costruiscono 4 centrai nucleari, stai pur certa che i conti per far tornare i soldini in tasca li hanno fatti.

    Si, nell'87 è stato fatto un referendum abrogativo sul nucleare, lo stesso che ci ha segregati all'età della pietra nello scenario energetico mondiale grazie alla disinformazione delle masse.

    Ad oggi circa il 20% dell'energia che usiamo è importata dall'estero..e indovina con cosa la producono?
    Senza contare che siamo così volponi che vogliamo l'eolico, ma di mettere quattro generatori non se ne parla perchè "deturpano il paesaggio", e siamo così astuti che compriamo l'energia elettrica dai tedeschi che la fanno bruciando l'immondizia che spediamo a loro sui treni (pagandoli!) perchè i termovalorizzatori "non servono a nulla e inquinano un sacco".
    E tu vuoi riempire 2400kmq di celle?? :)

    Il fotovoltaico potrà essere una soluzione (e lo spero), ma certo non con la tecnologia di oggi.

    Comunque nemmeno io mi preoccupo tanto, in fondo alla fine tutti parlano, ma al buio, stranamente, non ci vuole restare mai nessuno.

    RispondiElimina
  2. Ho preso l'articolo da una rivista di divulgazione scentifica.

    Tale articolo era provocatorio e cmq non parla di 50km quadrati, ma di 2400 km quadrati, penso che San Siro abbia una superficie inferiore alla provincia di Piacenza, parcheggi e tribune comprese.

    Che l'Uranio finirà nel 2030 non l'ho stabilito io, ho preso delle valutazioni fatte da centri di ricerca. Comunque rimane una fonte in esaurimento e che il prezzo dell'uranio aumenti sempre di più e che dovremmo comprarlo da qualcuno è un dato di fatto.

    Per altro il mio post non era un invito a coprire 2400 kmq di superficie con i pannelli solari, ma voleva essere uno spunto di riflessione (oltre che provocatorio)per far notare che forse sarebbe il caso di investire nella ricerca per migliorare lo sfruttamento di una risorsa inesauribile e non inquinante come il sole e incentivarne l'uso, magari con leggi ad hoc, per abbattere anche i costi di produzione e rendere il prezzo per il privato accessibile.

    Io non investirei un euro per delle centrali nucleari di terza generazione, che saranno già obsolete quando saranno pronte perchè, come hai detto tu, saranno pronte quelle di quarta, che comportano gravi problemi per quanto riguarda lo smaltimento delle scorie e che non porterebbero ad una risoluzione della nostra dipendenza energetica dall'estero, nè ad un risparmio nella bolletta come vogliono far credere.

    Oppure si potrebbe ricorrere anche alla geotermia, che in Toscana copre il 25% del fabbisogno di energia e permette di evitare l'emissione nell'aria di 3,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

    Ci sono tante valide alternative innovative ed ecosostenibili, l'energia nucleare ormai è il passato.

    Per altro anche Rubbia, che non è proprio l'ultimo degli idioti, ha sollevato problematiche analoghe.

    RispondiElimina
  3. Premetto due capisaldi: sono assolutamente d'accordo con lo sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento delle rinnovabili e sono d'accordo sul fatto che, come tutte le risorse terrestri, anche l'Uranio finirà (ambo le cose dette nelle righe sopra)

    Chiedo scusa anche per un errore..si, intendevo 50 km, non kmq..che comunque è ancora peggio nel tuo conto..

    Comunque, tornando a rispondere per punti:

    - Capisco la provocazione, ma c'è differenza tra provocazione e disinformazione. Non si può far credere alla gente che pannellando 2400 kmq si risolva il problema, perchè così non è. Non bastano nemmeno 5000000 kmq, perchè torno a ripetere un concetto chiave che sfugge a molti: la luce NON si immagazzina. Di notte, se piove, se nevica, se c'è nebbia, il fotovoltaico vale esattamente zero. E' un'alternativa, non la soluzione.

    - C'è pieno di leggi ad Hoc. Ma veramente pieno. Se fai una ricerca scoprirai che se ti installi un fotovoltaico a casa tua, l'energia che produci in eccesso puoi immetterla in rete, e sarai felice di sapere che contribuirai a non produrre la CO2 che avrebbe prodotto una termoelettrica tradizionale per coprire quella quota parte di energia richiesta in rete. Le leggi ci sono, l'informazione corretta no.

    - Su che basi sostieni che non andiamo a risolvere le dipendenze dall'estero?
    Ti prego: concretezza. Vorrei numeri precisi, non parole. Le parole confondono, l numeri no. Poi ti dico i numeri io.

    - Rubia, che non è l'ultimo degli idioti (cit.) ha inventato il solare termico (di cui ti invitavo di leggere qualcosa). Ti dico solo un titolo, che son certo che svilupperai con google: "Progetto Archimede". Riassunto per gli altri: è già in funzione una centrale sperimentale (dei cattivoni che inquinano tra l'altro) che permetterà di immagazzinare il calore prodotto dal sole e trasformarlo in energia. Sottolineo: sperimentazione.

    - 25% di geotermico è un esempio della non precisione. Per sfiga ti scrivo proprio dalla Toscana, e sono ad un tiro di schioppo da Larderello (è li che si fa il geotermico di cui parli).Ti riporto alla realtà. Il geotermico in italia copre l'1% (UNO) della produzione. Altri pozzi geotermici? Ti posso chiedere se hai la minima idea di quanto produce una geotermica? Ti premetto che wikipedia sbaglia

    Se tu non investiresti un euro nel nucleare, grazie a Dio altri si, e sarà proprio grazie a quelli che non resteremo al buio. E sarà grazie a quello (il nucleare) che pagehremo meno la luce, perchè anche se l'uranio costerà di più, ci serviranno meno centrali, non pagheremo cifre assurde per importare, non pagheremo le tasse sulle emissioni e mille altre cose di cui però non parli affatto.

    L'obiettivo è uno: zero emissioni. Ma è troppo facile pensare che basta buttar giù
    quattro pannelli e due mulini a vento!

    Vabè dai, io la chudo qui. Si potrebbe star a chiacchierare per ore, però mi piacerebbe che prima di fare disinformazione si sfogliasse qualche libro (tecnico), non solo qualche rivista.
    Ci potete girare intorno quanto volete, ma al momento le energie rinnovabili non coprono il fabbisogno. Lo copriranno, lo spero, oggi no.

    Sveglia gente, la luce non si fa schiacciando l'interruttore sul muro.

    RispondiElimina
  4. - Per il geotermico intendevo che copriva il 25 % del fabbisogno in toscana, non italiano. e ti cito anche la fonte:

    "Oggi in Toscana, la geotermia copre il 25% del fabbisogno energetico. Il centro nevralgico dello sfruttamento è nella zona boracifera di Larderello. Qui l'utilizzo della fonte geotermica si è dimostrato praticabile ed efficiente: le centrali geotermiche producono circa 5 miliardi di kWh di energia elettrica pari al fabbisogno energetico di circa 2 milioni di famiglie italiane. In questo modo vengono risparmiate 1.100.000 tonnellate equivalenti di petrolio ed è possibile evitare l'emissione di 3,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
    "
    http://www.enel.it/progettogeotermia/geo.asp?m=1&sm=0... Visualizza altro

    _ Conosco il progetto Archimede e so che è in fase di sperimentazione con buoni risultati, quello che dicevo io è che Rubia in una intervista sosteneva che non bisogna puntare sul nucleare perchè comporta un sacco di problemi.

    _ per dipendenza dall'estero intendevo che anche se non lo saremo più per l'energia, lo diventeremo per l'uranio.

    _ Conosco anche le leggi ad hoc (incentivi+vendita energia in surplus), però forse avrebbe più senso fare leggi specifiche affinchè tutte le case di nuova costruzione e gli edifici pubblici rispondano a determinati criteri per il risparmio energetico e che fossero dotate di pannelli solari.

    RispondiElimina