venerdì 15 maggio 2009

L'ABUSO DELLA LINGUA

Recita il dizionario della lingua italiana:
emergènza: emergènza

fig. caso, avvenimento impensato, circostanza imprevista, momento critico; situazione, circostanza di necessità; pericolo estremo.
Insomma l'emergenza è qualcosa di transitorio, di eccezionale, che avviene all'improvviso, inaspettatamente.

In Italia tutto diventa un'emergenza: emergenza immigrazione, emergenza rifiuti a Napoli, emergenza stupri, emergenza bullismo, emergenza mucca pazza, emergenza aviaria, emergenza cani, emergenza febbre suina...

I nostri giornalisti ogni tanto ne scoprono una nuova e situazioni, eventi, problematiche esistenti da tempo balzano agli onori della cronaca.

Si subisce per un po' un bombardamento mediatico, in cui ogni singola riga dei quotidiani, ogni singolo servizio dei tg sono dedicati all'emergenza del momento.

Dibattiti, speciali, chiunque dice la sua, i fatti diventano opinioni (ma questo è un problema che investe tutti gli ambiti) in una giostra mediatica a cui non importa informare il cittadino, ma creare il caso, distrarre la massa.

Poi tutto si risolve o in una bolla di sapone che danneggia a turno gli allevatori di polli/mucche/suini, oppure semplicemente si smette di parlarne, come se il problema non esistesse più, come se gli stupri smettessero di esserci e l'inceneritore di Acerra avesse risolto i problemi di Napoli.

E così l'italiano non riesce più a dare una giusta dimensione agli avvenimenti, non sa quali sono i veri problemi, viene "rimbambito" da questo incessante urlare dei giornali, dei tg, da questa presunta informazione, per poi accorgersi troppo tardi che sta guardando il dito e non la luna...


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