mercoledì 27 maggio 2009

Stampa estera contro il premier. Pdl: offesa Italia


di Chiara Scalise, fonte ANSA

ROMA - "Un pericolo per l'Italia. Un esempio cattivo per tutti", protagonista di una "inquietante escalation di impunità morale": la stampa estera fa irruzione sulla scena politica italiana e a, 10 giorni dalle europee, attacca Silvio Berlusconi. Un uomo "molto potente e sempre più spietato", scrive il Financial Times in un editoriale. Campagna d'odio, replica la maggioranza, che offende gli italiani; "cattiva stampa e disonesta", aggiunge il ministro degli Esteri Franco Frattini. Sono tre gli articoli dei giornali stranieri che oggi si occupano del presidente del Consiglio: oltre il quotidiano finanziario, dedica due pagine al caso Berlusconi-Noemi l'inglese Indipendent; mentre lo spagnolo El Pais lascia spazio a un editoriale e a una corrispondenza da Roma. Gli aggettivi rimbalzano da una pagina all'altra: il governo Berlusconi viene appunto considerato un pericolo per il Paese, anche se "l'Età di Silvio" non è e non diventerà un nuovo fascismo perché a essere arruolate "sono squadre di veline - scrive Ft - e non di camicie nere". Il riferimento è al caso Noemi e alle polemiche legate alle candidature in vista delle elezioni europee. Tema sul quale interviene anche la Cei. La bellezza, è il monito dei vescovi, non può essere "l'unico elemento o l'elemento decisivo di scelta". Altrimenti si crea un "guasto culturale", avverte monsignor Diego Coletti. Ma El Pais ha pochi dubbi: "La relazione del Cavaliere con Noemi Letizia" ha già "rivelato un clima decadente da basso impero". "Demonizzazione degli avversari", rifiuto di "garantire indipendenza alla concorrenzà, "creazione di una immagine forte, fatta di rivendicazione di infiniti successi": sono questi alcuni dei tratti con i quali viene descritto il quarto governo Berlusconi sui media stranieri. A tanto esercizio di potere, si contrappone un vuoto altrettanto colpevole, concordano gli osservatori: quello di istituzioni "deboli e spesso politicizzate", una sinistra "desaparecida" e quello di "un giornalismo - scrive Ft - troppo spesso subalterno". Lettura da capovolgere, contrattaccano gli uomini del premier: "L'editoriale del Financial Times - dice Niccolò Ghedini - è il riscontro che c'é uno stretto legame tra alcuni giornali italiani e alcuni giornali stranieri che cercano di delegittimare Berlusconi e fanno un pessimo servizio all'immagine dell'Italia". E comunque è un "copione logoro", dice il deputato del Pdl Gregorio Fontana; "un castello di carta", che cadrà, è la convinzione del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, con il responso delle urne. La reazione della maggioranza testimonia però, secondo il presidente del Pd Anna Finocchiaro, "nervosismo e imbarazzo". E comunque, "il Paese e l'opinione pubblica - aggiunge - aspettano da Berlusconi delle risposte che tardano a venire", perché quello al quale l'Italia sta assistendo non solo "é uno spettacolo desolante", dice Massimo D'Alema, ma è anche "vicenda di rilevanza indubbiamente politica".

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