Piero Calamandrei, Gennaio 1946
lunedì 8 giugno 2009
Italia analfabeta
Piero Calamandrei, Gennaio 1946
mercoledì 3 giugno 2009
LA FATTORIA DI ARCORE
C'era una volta, nella Fattoria di Arcore, un verro di nome Cavaliere Napoleon.
Una giorno fece un sogno: gli animali erano liberi dal giogo dell'ideologia comunista ed erano i soli artefici del proprio destino (la famosa idea del "self-made man"). Il Cavaliere Napoleon riferì il suo sogno al fido compagno, il Cavallo Mangano, e all'amico maiale Dell'Utri e fece notare a tutti gli animali della fattoria come il loro unico nemico fossero i comunisti, mangiatori di animali e portatori di pessimismo, arrivando a formulare questa massima: «Tutto ciò che ha quattro gambe o ali è buono, tutto ciò che è rosso è cattivo».
Il Cavaliere Napoleon insegnò agli altri animali un canto che aveva appreso da piccolo da un maiale di nome Apicella e che profetizzava la liberazione degli animali in un tempo futuro.
Erano anni turbolenti, il fattore Mr. Craxi, era fuggito in seguito allo scandalo di Tangentopoli e alla rivolta degli altri animali, sdegnati da quanto era emerso.
Decise così di riempire il vuoto lasciato dal fattore e fece la sua discesa nel Campo della Fattoria, temendo l'ascesa degli ex-comunisti.
Cavaliere Napoleon si propose come innovatore e modernizzatore dello Fattoria, promise una forte sburocratizzazione e riorganizzazione del lavoro, ed un ridimensionamento della disoccupazione promettendo un milione di posti di lavoro.
Si circondò di un gruppo di cani come sue milizie, un cane da riporto di nome Vespa e il fido Fede.
C'era anche Minimus Bondi, il maiale poeta che cantava le gesta di Cavaliere Napoleon.
Cambiò anche l'inno della Fattoria: da "Forza Fattoria" a "Meno male che Napoleon c'è", tra il plauso delle pecore .
Cominciò a curare la sua immagine, a camminare su due zampe per sembrare più alto e a impiantarsi peli dove cominciavano a mancare a causa dell' età.
Con furbizia fece ricadere tutte le colpe sulla sinistra e si attribuì invece tutti i meriti , come ad esempio il progetto della costruzione di un ponte su un fiumicello che attraversava la fattoria, che però non vennè mai realizzato; anche in questo caso il fallimento dell'idea venne fatto passare come un atto terrorista della sinistra.
Ben presto emerse una nuova classe formata da scrofe-veline, maiali a cui aveva fatto favori, fratelli e parenti che aveva chiamato dalle altre fattorie, che con la loro astuzia, il loro egoismo e la loro cupidigia si imposero in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più ingenui e semplici.
Gli ideali di uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della sua discesa nel Campo furono infine traditi da una legge, chiamata Lodo Alfano: "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri".
Liberamente tratto da "Animal Farm" di Orwell
ULTIME NOTIZIE DA FORZASILVIO.IT
www.forzasilvio.it
Ecco gli ultimi aggiornamenti ricevuti dal sito www.forzasilvio.it in vista delle elezioni europee, danno l'impressione che il fronte Berlusconiano tema una perdita di consensi in seguito alle vicende dell'ultimo periodo:
Cara ....,
in questa ultima settimana di campagna elettorale, dobbiamo focalizzare la nostra attenzione sulla necessita' di scrivere sulla scheda il nome Berlusconi. Molte persone pensano che sia sufficiente barrare il simbolo per dare il voto direttamente a Silvio ma non è cosi'.
Se Berlusconi non avra' avuto diversi milioni di preferenze personali, i nostri avversari lo attaccheranno dicendo che gli italiani votano PDL ma non sono piu' con lui, che i dati di gradimento che lui mostra sono falsi e continueranno l'attacco personale alla sua reputazione.
Per questo una grande affermazione personale di Berlusconi e' la migliore risposta alla vergognosa campagna Repubblica-Espresso-Franceschini.
Tra sabato e ieri abbiamo arricchito Forzasilvio.it di nuovi contenuti e di altri strumenti per la campagna elettorale, in particolari gli spot elettorali per noi di Forzasilvio.it, nella sezione Elezioni europee.
Sono giorni davvero importanti, c'e' bisogno dell'impegno di molti. Fai registrare altri cinque amici a Forzasilvio.it, per moltiplicare la mobilitazione a fianco di Berlusconi. E' davvero importante...
E poi:
Cara ....,
entriamo negli ultimi tre giorni di campagna elettorale con tre consigli operativi:
1. Manda a cinque amici via mms lo spot Repubblica? No, grazie! cosi' da innescare un positivo passaparola via cellulare
2. Abbiamo messo on line un nuovo spot con Berlusconi www.forzasilvio.it/elezioni-europee/cambiare-l-italia-lo-spot che ti invito a diffondere il piu' possibile on line.
3. Fai registrare altri cinque amici a Forzasilvio.it, per condividere gli strumenti per la campagna elettorale.
Come ha detto ieri, Berlusconi non ha alcuna intenzione di mollare, nonostante tutto quello che gli stanno facendo. Non lasciamolo da solo.
Grazie per il tuo impegno con Silvio.
on. Antonio Palmieri
responsabile internet PDL
Grazie per l'attenzione. Buona settimana,
on. Antonio Palmieri
responsabile internet PDL
E infine i risultati dell'ultimo focus group:
La campagna elettorale entra nella fase decisiva e puntualmente l'opposizione affina le vecchie armi: catastrofismo, manifestazioni di piazza e attacchi giudiziari a Berlusconi. A poche settimane dal voto, la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di primo grado contro l'avvocato Mills ripete uno schema ormai familiare: l'annuncio di rinvii a giudizio, sentenze o motivazioni di sentenze, destinati ad essere invariabilmente smentiti o rovesciati, legati ai processi imbastiti contro Silvio Berlusconi (già ben 14 dal 1993, tutti terminati con il proscioglimento di Berlusconi)[forse sarebbe più corretto dire che molti sono andati in prescrizione, ma andiamo avanti]
A tuo giudizio, gli interventi "a orologeria" della magistratura in prossimità delle elezioni possono essere spiegati da:
La speranza di instillare dubbi negli elettori e di influenzare così il risultato delle elezioni - 60,1%
La volontà di indebolire la legittimità del governo italiano presso l'opinione pubblica internazionale - 14,6%
L'obiettivo di portare alle urne più girotondini e dipietristi - 3,7%
La volontà di favorire le componenti più estremiste e giustizialiste della sinistra a danno di quelle più moderate - 3,2%
La mancanza di regole che permettano alla maggioranza dei membri dell'ordine giudiziario di opporsi a una minoranza di magistrati altamente politicizzati - 13,4%
L'intento di perseguire coloro che i magistrati ritengono colpevoli, senza curarsi delle conseguenze politiche - 4,5%
Il governo Berlusconi ha deciso di realizzare, nel corso di questa legislatura, una riforma della giustizia che la renda meno vulnerabile a manipolazioni dell'azione penale per finalità politiche.
Quale riforma ritieni che dovrebbe avere la priorità?
La separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e pubblici ministeri, che garantisca maggiormente la 'terzietà' dei primi nel processo
si - 94,7%
no - 5,3%
L'elezione diretta e democratica dei pubblici ministeri da parte degli elettori residenti all'interno della loro giurisdizione di competenza, come avviene da tempo negli Stati Uniti
si - 76,8%
no - 23,2%
Una riforma della composizione e delle funzioni del Consiglio Superiore della Magistratura, che renda i magistrati più responsabili nei confronti degli organi politici eletti dai cittadini
si - 86,6%
no - 13,4%
Misure che puniscano la fuga e la circolazione di notizie durante le fasi del procedimento penale coperte da segreto, a tutela della privacy e della reputazione delle persone coinvolte
si - 95%
no - 5%
Punti di vista al di fuori dei nostri confini
Ecco il testo dell'articolo pubblicato in inglese sul sito di Open democracy:
Caro signor Berlusconi,
Sono passate quasi tre settimane dalla pubblicazione su Repubblica delle dieci domande riguardo la sua relazione con Noemi Letizia. Lei ha scelto di non rispondere, sostenendo che l'iniziativa del giornale era parte di una campagna organizzata dalla sinistra. Nelle settimane successive, lei ha accusato Repubblica di aver orchestrato un complotto di sinistra che si è esteso alla stampa internazionale, coinvolgendo, fra gli altri il Times e l'Economist. Nello stesso periodo, lei ha anche descritto il Parlamento italiano come "inutile" e i giudici come motivati "dall'odio" e dalla "gelosia". Mancano solo pochi giorni alle elezioni europee, che si terranno negli Stati membri dal 4 al 7 giugno, e in Italia il 6 ed il 7 giugno. Poi l'Italia ospiterà il G8 all'Aquila dall'8 al 10 luglio. La sua risposta, ancora una volta, ha sollevato dubbi di interesse pubblico più ampio, sul suo comportamento come primo ministro italiano. Vorrei rivolgerle anch'io altre dieci domande.
1) Lei ha rivolto molte critiche al ruolo della stampa in questo caso, nonostante il fatto che Il Giornale (quotidiano di proprietà della sua famiglia), come altri giornali, abbiano difeso regolarmente la sua condotta. Pochi primi ministri hanno questo privilegio, tuttavia lei continua ad insistere sul fatto che la stampa le è contro. Qual è il suo concetto, allora, di stampa libera? Per esempio, porrebbe condizioni alle critiche che la stampa può muovere al primo ministro?
2) Le ha accusato la Repubblica di "sfruttare questioni private per fini politici". Eppure, i confini fra "pubblico" e "privato" nella sua vita politica spesso si sovrappongono, soprattutto per il fatto che lei possiede diversi quotidiani e stazioni televisive e allo stesso tempo detiene il potere politico. Lei accettò di risolvere il "conflitto di interessi" entro 100 giorni dalla sua entrata in carica, eppure nulla è stato fatto ancora. Questa situazione solleva ampie critiche in Europa. Perché non ha risolto il "conflitto di interessi" e non crede che esso presenti un problema per la democrazia italiana?
3) Il 21 maggio 2009 lei ha descritto il Parlamento italiano come "inutile", suggerendo che solo 100 parlamentari sarebbero sufficienti per svolgere il loro compito in modo efficace. Allo stesso tempo, sostiene che il popolo italiano sia "con lei". E' sua opinione, quindi, che il popolo italiano sarebbe felice di darle più potere per far funzionare le cose in modo più efficace?
4) Lei ha paragonato il ruolo del governo a quello di un'azienda privata e in un confronto fra legislatori e imprenditori, considera migliori i secondi. Comprende la differenza fra essere un uomo d'affari di successo e uno statista di successo?
5) Il 19 maggio, un tribunale italiano ha emesso una sentenza secondo la quale lei ha corrotto l'avvocato inglese David Mills, pagando 600,000 sterline perché testimoniasse il falso a suo favore. Mills è stato condannato a febbraio, lei invece è stato protetto da una legge che le garantisce l'immunità varata sotto il suo governo. Lei ha detto che riferirà in Parlamento sulla questione "appena ne avrà il tempo", ma non prima delle elezioni europee. Perché e quando saranno fatte queste dichiarazioni al Parlamento?
6) Oltre alle critiche rivolte al Parlamento italiano, lei attacca regolarmente i giudici per il loro "pregiudizio" e la loro "insanità". Lei è stato recentemente oggetto di critiche per aver insidiato le procedure costituzionali, cosa che ha portato ad un contrasto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recentemente, in particolare, per il caso del diritto a morire di Eluana Englaro. E' stato detto che lei stesso aspira a succedere a Napolitano. Può confermare la sua intenzione di voler diventare presidente della Repubblica? E in che modo arriverebbe a ricoprire questo ruolo?
7) A luglio 2009 lei ospiterà il summit del G8 all'Aquila. In precedenti occasioni internazionali e riunioni con leader mondiali, lei ha avuto problemi di comunicazione con alcuni dei suoi pari. Crede che ce ne saranno altri quest'anno?
8) Quali sono, a suo giudizio, i maggiori successi che ha conseguito come primo ministro italiano?
9) Nelle scorse settimane, lei ha negato di essere stato coinvolto direttamente nel processo di selezione di showgirl televisive come candidate parlamentari per il suo partito, anche se il suo quotidiano Il Giornale, lo ha ammesso. Può chiarire se è stato o meno coinvolto nel processo di selezione?
10) Infine, perché Noemi Letizia, la sua amica diciottenne di Napoli, la chiama "papi"?
Cordialmente,
Geoff Andrews
The TimesJune 3, 2009
If the emperor has no clothes, history will expose him
The Roman ruler Tiberius was as notorious for his sexual frolics as he was keen to keep them quiet. Remind you of anyone?Mary Beard (Professor of Classics at the University of Cambridge)
Michael Binyon è uno dei più autorevoli commentatori del Times, membro della direzione del quotidiano londinese. È lui a rispondere a Silvio Berlusconi, che nella sua prima reazione al pesante editoriale del primo giugno del Times, "Il clown cala la maschera", ha detto che i giornali stranieri sono "ispirati dalla sinistra italiana". Non è la prima volta che il premier italiano accusa una testata inglese di essere "di sinistra": aveva dato del comunista perfino all'Economist, settimanale liberal-capitalista, quando lo ritrasse in copertina come "indegno di governare" a causa del conflitto d'interessi e dei suoi processi.
Michael Bynyon, che pensa degli ultimi sviluppi della Berlusconi-story?
"Penso che Repubblica stia facendo un lavoro magnifico. Ed è piuttosto sorprendente, per un osservatore straniero, che vi siano così scarse critiche di Berlusconi, sugli altri media italiani. Naturalmente la ragione è nota: Berlusconi controlla o almeno influenza, direttamente o indirettamente, gran parte dei media italiani, a cominciare dalle tv. Ma è un triste spettacolo, per un giornalista libero, assistere a un tale servilismo verso il potere da parte di altri giornalisti".
Che cosa sarebbe accaduto, secondo lei, se uno scandalo simile fosse scoppiato qui, nel Regno Unito?
"Se si sospettasse che il primo ministro ha una relazione con una 18enne a cui promette dei favori, e sua moglie affermasse che va con minorenni, e il premier in questione fornisse di continuo versioni contraddittorie sull'accaduto, tutti i media nazionali gli starebbero addosso 24 ore su 24. Dovrebbe dimettersi nel giro di settimane".
Berlusconi dice che i vostri editoriali, critici nei suoi confronti, sono ispirati dalla sinistra italiana.
"Un'accusa insensata, ridicola. Sostenere che c'è una cospirazione, dietro i nostri articoli, è infantile. Una cospirazione della sinistra italiana, poi: e come farebbe, la sinistra italiana, a far scrivere quel che vuole al Times di Londra? Noi non scriviamo per fare piaceri a questo o a quello. Scriviamo quando vediamo una notizia. E il premier dei uno dei maggiori paesi d'Europa, membro della Nato, presidente di turno del G8, che si mette nei guai con le donne e poi dice cose chiaramente non vere su com'è andata, è una notizia, la che vedrebbe anche un cieco".
E la sua iniziativa per bloccare la pubblicazione delle 700 fote scattate alla festa nella sua villa in Sardegna?
"Difendere la privacy, in assoluto, è giusto. Ma in questo caso, se Berlusconi volesse mettere a tacere ogni sospetto, direbbe: pubblicatele. Non facendolo, contribuisce a lasciar credere che in quelle foto ci sia qualcosa da nascondere".
Magari gli italiani pensano che mentire su relazioni extraconiugali è lecito.
"Può darsi, ma la menzogna non può cambiare di continuo, dev'essere credibile. E le cose che dice Berlusconi non lo sono. Senza contare che la menzogna di un leader politico, per qualunque ragione, è imperdonabile. Ovunque. Anche in Italia".
(da repubblica.it)
La Stampa - 1/6/2009 (15:54) - LA POLEMICA
Caso Noemi, Times contro Berlusconi
Affondo del quotidiano di Murdoch"Clown sciovinista, giù la maschera"Il premier: è collegato con la sinistraTorinoIn un lungo editoriale intitolato «Scivola la maschera del clown», il Times è tornato sulle vicende personali di Silvio Berlusconi. «L’aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi -si legge- non è che egli sia un clown sciovinista, nè che rincorra donne che hanno meno di 50 anni di lui, approfittando della sua posizione per offrire loro lavoro come modelle, assistenti personali e anche, assurdamente, candidature al Parlamento Europeo. Quello che è più scioccante è l’assoluto disprezzo con cui si rivolge all’opinione pubblica italiana. Il libertino attempato può trovare divertente, o anche coraggioso, comportarsi da playboy, vantando le sue conquiste, umiliando sua moglie e facendo commenti che molte donne giudicherebbero grottescamente inappropriati. Egli non è l’unico o il solo -prosegue il quotidiano proprietà di Rupert Murdoch- il cui indegno comportamento è inappropriato al ruolo. Ma quando vengono poste legittime domande su relazioni che sfiorano lo scandalo e i giornali lo sfidano a dare spiegazioni che, al meglio, sembrano sconcertanti, la maschera del clown cade. Minaccia i giornali e le emittenti televisive che controlla, invoca la legge per proteggere la sua privacy, diffonde comunicati evasivi e contraddittori e infine promette in modo melodrammatico di dimettersi se colto a mentire». Secondo il quotidiano britannico, l’intera vicenda ormai travalica i confini: «L’Italia ospita il summit del G8 quest’anno: nel vertice si terranno importanti discussioni, dove ai governi occidentali si richiede una più solida collaborazione per combattere il terrorismo e il crimine internazionale. Berlusconi si ritiene un amico di Vladimir Putin. Il suo Paese è un membro importante della Nato. Ed è anche parte dell’eurozona che è alla prova nell’attuale crisi globale finanziaria. Non sono solo gli elettori italiani a chiedersi che cosa stia accadendo, lo fanno anche stupefatti gli alleati dell’Italia». Mentre l'opposizione plaude all'editoriale del quotidiano inglese, il premier spiega che «i giornali stranieri sono in collegamento diretto con i giornali della sinistra italiana: sono cose ispirate e insufflate dalla sinistra italiana». Il Pdl fa quadrato intorno al leader: «Un articolo cialtronesco e mascalzone che offende l’Italia e gli italiani.
CORRUZIONE: PER 44% ITALIANI PARTITI POLITICI AL PRIMO POSTO
sabato 30 maggio 2009
In 75mila per dieci risposte, Cresce su FB: "Berlusconi rispondi!"
In 75mila per dieci risposte Cresce su FB: "Berlusconi rispondi!"
ROMA - "Settantacinquemila e non contiamo niente?". Se lo domanda uno degli iscritti al gruppo di Facebook Berlusconi rispondi!, che dalla pubblicazione delle dieci domande di Repubblica è andato crescendo giorno dopo giorno fino a raggiungere l'eccezionale cifra di oltre 75.000 partecipanti in meno di due settimane. Con gli iscritti cresce anche il numero di interventi pubblicati sulla bacheca del gruppo. Sono quasi 7000 gli utenti che hanno lasciato traccia del loro pensiero sul social network, mentre le discussioni aperte hanno raggiunto il numero di 250. Tra gli argomenti più caldi del momento ci sono le interviste a Gino Flaminio e alla zia di Noemi Letizia, la polemica tra il leader del Pd Franceschini e Berlusconi ma anche le imminenti elezioni europee e le reazioni della stampa estera al caso Letizia. Aumentano anche i materiali multimediali pubblicati dagli iscritti e ai video e ai link ora si è aggiunta anche una sezione fotografica che raccoglie alcune immagini del premier. Tra queste, quella che svela il "trucco" nel fazzoletto.
E mentre il gruppo si arricchisce di continue nuove iscrizioni, materiali e argomenti di discussione, e diventa sempre di più il luogo deputato al confronto di Facebook per quanto riguarda la vicenda Berlusconi, restano invariate le richieste degli oltre 75.000 iscritti. "Vogliamo verità e chiarezza. Berlusconi risponda alle domande di Repubblica e si prenda le sue responsabilità", commenta un utente sintetizzando il pensiero di tutte le persone che hanno scelto di iscriversi al gruppo. Un gruppo che rappresenta un esperimento nuovo nella comunicazione italiana e che, come spiega Lucia del Grosso, una dei 75.000, è diventato una forma di comunicazione attiva."Ci stiamo trasformando da democrazia partecipativa a mera pubblica opinione suduta davanti al televisore - racconta - però io penso che ci sono margini per invertire la tendenza. Non esiste solo la televisione, che è informazione "passiva", ma anche la rete, che è informazione "attiva". In questo momento noi stiamo producendo informazione. E l'informazione libera è il presupposto della partecipazione ".
venerdì 29 maggio 2009
FORZASILVIO.IT
Settimana scorsa ho visitato l'ulitmo parto mediatico del carrozzone berlusconiano: http://www.forzasilvio.it/. Per poter visualizzare i contenuti è necessario iscriversi al sito, cosa che ho fatto con un nome fittizio. Comunque prima ancora di iscriversi si viene accolti da immagini simili a quelle riportate in questo post.
Una volta iscritta posso accedere alle aree. Per altro non è presente alcun forum per confrontarsi (ero curiosa di vedere le discussioni fra i sostenitori di Silvio) e non è possibile lasciare messaggi...
Posso accedere alla pagina messaggi, dove trovo il seguente testo:
Cara .....
grazie ancora per esserti unito a forzasilvio.it, il network ufficiale dei sostenitori di Silvio Berlusconi. Ora che abbiamo raggiunto il primo obiettivo, un numero significativo di adesioni, è arrivato il momento di condividere più in dettaglio che cosa ti proponiamo di fare insieme.
forzasilvio.it vuole diventare il punto di riferimento per chi non intende lasciare solo Silvio Berlusconi nella sua battaglia per cambiare l'Italia. Non un sito come tanti altri, quindi, ma la casa di tutti coloro che hanno il desiderio di impegnarsi attivamente a fianco del Presidente del Consiglio. I dati che ci hai fornito al momento della registrazione (e che potrai modificare liberamente ogni volta che lo vorrai) sono il cuore di forzasilvio.it: essi ci permetteranno di contattarti rapidamente e direttamente quando necessario, per informarti di iniziative a te vicine o per te particolarmente interessanti o per chiedere il tuo aiuto per le azioni mirate per cui avrai voluto dare la tua disponibilità.
La Newsletter, che arriverà all'indirizzo email che ci hai fornito, ti terrà al corrente delle novità e ti fornirà le informazioni esclusive che ti permetteranno di mobilitarti attivamente nelle campagne elettorali di rimanere "operativo" anche negli altri momenti dell'anno. Il Focus Group, che mira a sondare in tempo reale le opinioni di noi sostenitori sulle questioni del momento, e le cartoline digitali per le imminenti Elezioni Europee sono solo le prime tra le proposte che ti sottoporremo, sfruttando tutti i canali di comunicazione che potremo attivare.
E' un'idea che abbiamo ripreso da altre esperienze - il network MyBarackObama.Com e ancora prima la campagna repubblicana in Ohio nel 2004 - che punta a creare un canale diretto tra Silvio Berlusconi e i suoi collaboratori e ciascuno dei tanti Italiani e Italiane che condividono i suoi ideali e i suoi obiettivi. La battaglia per cambiare il Paese è un'impresa difficile che ha bisogno dell'impegno di tutti e di ciascuno, nei modi e nei tempi che ognuno di noi può mettere a disposizione: forzasilvio.it vuole essere uno strumento al servizio di questa impresa.
Buon lavoro e a risentirci presto
on. Antonio Palmieriresponsabile internet
Il Popolo della Libertà
Vado allora nella sezione focus group, curiosa di scoprire gli argomenti del momento che richiedono un sondaggio d'opinione:
La frase di Franceschini "fareste educare i vostri figli da quest'uomo?" e' l'ultimo sconcertante episodio di una campagna elettorale basata su vergognosi e disgustosi attacchi personali contro Berlusconi, fomentati in queste ultime settimane da Repubblica e da L'Unita', e rilanciati dai loro programmi televisivi e dagli uomini del PD come Franceschini e D'Alema.
A tuo giudizio, questa campagna e':
Una vergognosa degenerazione del modo di fare campagna elettorale
La dimostrazione che il PD e' privo di idee e di proposte
Il disperato tentativo del PD di rimotivare il loro elettorato deluso
Un'azione volta a tamponare l'avanzata di Di Pietro
Poi i risultati di un precedente focus group:
Nei giorni scorsi, in conformità alle norme internazionali, il governo Berlusconi ha deciso di riaccompagnare le imbarcazioni cariche di clandestini ai porti da cui erano partite, invece di trasferire gli immigrati ai centri di accoglienza in Italia.
Come valuti l'operato del governo?
Ha agito con fermezza, applicando le leggi e le normative vigenti
si - 93,4%
no - 1,6%
Si è mosso nella direzione giusta, ma avrebbe dovuto farlo già da tempo
si - 95,6%
no - 4,4%
Dovrebbe agire in maniera ancora più ferma, rimpatriando anche le imbarcazioni intercettate nelle acque territoriali italiane, anche a costo di confrontarsi con l'Unione Europea.
si - 80,3%
no - 19,7%
Povera Italia...
giovedì 28 maggio 2009
Echi nostalgici inquietanti
• camicia color kaki - senape con l'effigie dell'aquila Imperiale Romana sul braccio sinistro, bandiera Italiana sul braccio destro, ruota solare incandescente con fascia sul braccio sinistro, sull'avambraccio sinistro fascia divisionale con ricamata la scritta individuale dei vari gruppi di appartenenza. Sul pettorale destro scudetto con sovra impresso - GUARDIA NAZIONALE ITALIANA - PER SERVIRVI E PROTEGGERVI - Giubbotto in pelle nero ¾, altresì giacca a vento color nero - kaki modello sahariana- Cinturone nero con spallaccio- Cravatta nera- Scarponcini neri – stivali- Tessera di riconoscimento di appartenenza all’ente- Tessera di Riconoscimento con placca esclusivamente per gli appartenenti alle G.P.G.
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE (E I TACCHI RIALZATI)
di CONCHITA SANNINO e GIUSEPPE D'AVANZO
Signora Francesca D. F., che grado di parentela ha con i genitori di Noemi?
"Sì, purtroppo l'ho sentito ai tg, e ancora mi chiedo come sia stato possibile questo. Gino ha avuto parole di assoluto rispetto per tutti, per Noemi, per i suoi genitori, per noi. E anche per Berlusconi. Qual è la sua colpa? E perché accanirsi contro un ragazzo senza alcuna difesa?".
mercoledì 27 maggio 2009
Stampa estera contro il premier. Pdl: offesa Italia
martedì 26 maggio 2009
ORA D'ARIA
SCIOPERI E SCIOPERASTRI
Fonte: IL MANIFESTO
Udite udite. E diffondete. Forse è l'unico modo per permettere a questa notizia di raggiungere più orecchie possibile: i lavoratori di Mediaset sono in sciopero. Difendono i loro salari e chiedono che vengano ripristinate le "normali relazioni sindacali". Ma oggi devono prima di tutto lottare contro il silenzio. La loro astensione dal lavoro, infatti, sembra non interessare a nessuno. Di loro non parlano neanche le agenzie di stampa. Paradossale ma vero: accade "qualcosa" - qualcosa di inedito, c'è da dire - nella più grande azienda di comunicazione italiana, e i protagonisti faticano a bucare lo schermo. Ma tant'è, a Berluscolandia.I fatti: Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per oggi uno sciopero dei lavoratori della Videotime di Roma. La Videotime è la società licenziataria di Mediaset-Rti che lavora nei centri di produzione "Palatino" e "Elios". Qui vengono registrati programmi molto seguiti: dal Tg5 a Matrix a Forum. I lavoratori della Videotime si occupano anche del programma "Uomini e Donne" di Maria De Filippi, che però viene registrato a Cinecittà. Si tratta dei tecnici, della parte di produzione, dei parrucchieri, dei truccatori, dei sarti. Insomma, di tutto il personale che serve per mettere in piedi un programma. Ebbene, dall'anno scorso sono tempi di magra. Mediaset dice di essere in crisi (ricavi netti nell'anno 2008: +9%, utile netto: +14,3%) e per questo stringe la cinghia: niente più diaria per gli esterni, fermi i passaggi di livello, diminuzione dei premi di produzione, azzeramento della politica retributiva. Questo è quanto denunciano i sindacati: "Un esempio - spiega Roberto Crescentini, delegato fistel-Cisl della Rsu di Videotime - sabato registriamo Matrix. I lavoratori hanno chiesto di lavorare in straordinario. Ma l'azienda ha chiesto ai parrucchieri solo quattro ore di lavoro, e non sette. Alla domanda: perché? La risposta è stata: l'azienda è in crisi. Figurarsi - dice Crescentini - noi siamo i primi a non voler affossare l'azienda e a capire che è in corso una grave crisi economica e finanziaria. Ma Mediaset è in crisi?". La domanda è pertinente, visto che, racconta Crescentini: "Alla puntata di Forum in cui era ospite Barbara D'Urso, Mediaset ha pagato un parrucchiere 1.300 euro. Come anche viene pagato tutti i giorni un parrucchiere per la conduttrice Rita Dalla Chiesa, ad un prezzo che ci pare esorbitante, visto il momento: 700 euro". Insomma, dicono i lavoratori, se bisogna fare sacrifici che li facciano tutti.Secondo il dato dei sidnacati lo sciopero è andato benissimo: l'adesione ha sfiorato il tetto del 95%. Ultima chicca: il Comitato di redazione del Tg5 ha inviato un comunicato di solidarietà ai lavoratori di Videotime. Il comunicato, a quanto pare, doveva essere letto durante l'edizione odierna. Ma è stato stoppato. Ci sono notizie più importanti.
domenica 24 maggio 2009
NON HO DETTO QUELLO CHE HO DETTO E SE L'HO DETTO MI SONO SBAGLIATO
Cantami, o diva...
venerdì 22 maggio 2009
QUARTO POTERE
Con la sentenza n. 4454/09 il TAR Lazio ha accolto il ricorso della dott.ssa Forleo contro il provvedimento del CSM che il 22 luglio 2008 ha ordinato il suo trasferimento dal Tribunale di Milano per incompatibilità ambientale. La dott.ssa Forleo ha impugnato anche tutti gli atti collegati, compresi quelli successivi che ne hanno formalizzato il trasferimento a Cremona, sempre con funzioni di GIP. L’intera sentenza può essere scaricata e letta a questo link.
Una sentenza, quella del Tar del Lazio, che parla di un trasferimento deciso «in carenza dei presupposti di causa ed effetto previsti dalla norma vigente». La I Sezione, presieduta da Giorgio Giovannini, prende le mosse dal fatto che «nell'ordinamento attuale», il trasferimento per incompatibilità ambientale può ritenersi «integrato soltanto in una situazione non attribuibile a colpa del magistrato, che sia produttiva di un effetto costituito dall'impossibilità di svolgere nella sede occupata le proprie funzioni con piena indipendenza ed imparzialità». I giudici hanno ritenuto non sussistente «nemmeno l'altro presupposto»: vale a dire l' impossibilità per il magistrato di svolgere nella sede occupata le proprie funzioni «con piena indipendenza ed imparzialità».
Tutti gli atti di trasferimento impugnati con il ricorso al TAR sono quindi stati annullati.
Però stranamente non sono stati sprecati fiumi di inchiostro sui giornali, nè fiumi di parole al tg, come a suo tempo si fece nel parlare delle accuse mosse alla Forleo.
Stesso trattamento della nostra "informazione" riservato a Gioacchino Genchi, accusato pubblicamente dal Premier Silvio Berlusconi di avere un fantomatico archivio segreto “di centinaia di migliaia di persone controllate e questo dovrebbe convincere chi ha ancora qualche dubbio sul fatto che questo strumento di indagine [le intercettazioni] dovrebbe esser solo eccezionale” e che ha definito il tutto "il più grande scandalo della repubblica".
Il Garante per la privacy, Francesco Pizzetti, definiva "complessa" e "inquietante" la vicenda Genchi, mentre il segretario di Alleanza di Centro per le liberta', Francesco Pionati, tuonava che "il caso Genchi e' solo la punta dell'iceberg. Il veleno delle intercettazioni telefoniche rischia di condizionare la democrazia italiana".
Il collegio dei giudici presieduti da Francesco Taurisano, lo scorso 10 aprile, ha disposto l’annullamento del sequestro dell’archivio di Gioacchino Genchi. Non ha violato la legge quando, nella veste di collaboratore dell’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, ha acquisito ed elaborato i tabulati telefonici relativi a utenze in uso a parlamentari ed esponenti dei servizi di sicurezza, né ha violato la privacy quando ha effettuato 2600 interrogazioni all’Anagrafe Tributaria utilizzando l’abilitazione del Comune di Mazara del Vallo. Scrive il riesame: “le attività di acquisizione, di elaborazione e di trattamento dei dati storicizzati nei tabulati attestanti il traffico telefonico non possono definirsi illecite”. Genchi “non violò le guarentigie a tutela dei parlamentari interessati dalle acquisizioni dei tabulati di traffico telefonico”, agendo, “di volta in volta, in forza del decreto autorizzatorio emesso dal pm, comunicandogli ogni emergenza di conoscenza storica circa il coinvolgimento di membri del Parlamento come soggetti intestatari ovvero usuari di utenze di telefonia”.
Insomma tutto più che regolare. E le accuse che per mesi hanno riempito, con dichiarazioni altisonanti, pagine di giornali e aule parlamentari, salotti televisivi e stanze del Csm? Tutto scoppiato come una bolla di sapone. Ma neanche questa volta la notizia è finita in prima pagina. Così come non ci era finita la richiesta di archiviazione dei giudici di Salerno per le accuse mosse contro De Magistris o la sentenza del Tribunale del Riesame che aveva ritenuto perfettamente legittimo il decreto di perquisizione contro i giudici della procura di Catanzaro. In quelle pagine la correttezza dell’operato di Genchi e quella di De Magistris erano già state dimostrate. Ma il Csm – in perfetta sintonia con le richieste della politica “oltraggiata” dalle indagini del magistrato – aveva deciso per il trasferimento di sede e funzione. Prima di De Magistris e poi, visto che il metodo funzionava, per gli stessi scomodi magistrati di Salerno.
Da wikipedia
QUARTO POTERE: si usa denominare quarto potere la capacità dei mass media di influenzare le opinioni e le scelte dell'elettorato. È questo un uso metaforico del termine potere, ispirato alla teoria giuridica della separazione dei poteri dello stato.
Il concetto emerse con la diffusione della stampa e l'enorme diffusione della televisione, che è diventata l'unica fonte di informazione per la stragrande maggioranza della popolazione dei paesi democratici, ha reso ancora più attuale il problema del riconoscimento costituzionale.
I rischi principali per la democrazia in seguito ad un uso improprio di questo potere, sono costituiti dal controllo politico dei mezzi di informazione e dall'accentramento di essi nelle mani di un ristretto gruppo di persone (solitamente grandi aziende). In questi due casi infatti, considerando che coloro che controllano i media tendono in genere a filtrare le informazioni che sono in contrasto con i propri interessi, si avrebbe una mancanza di pluralismo, e si ostacolerebbe quindi la possibilità dei cittadini-elettori di formarsi delle opinioni informate e di attuare delle scelte informate.
NEL NOME DEL PADRE
Il documento, redatto dal Card. Alfredo Ottaviani e approvato da papa Giovanni XXIII, stabiliva la procedura da seguire secondo il diritto canonico nelle cause di sollicitatio ad turpia, cioè quando un chierico (presbitero o vescovo) veniva accusato di usare il sacramento della confessione per fare avances sessuali ai/alle penitenti.
« Ad normam constitutionum apostolicarum et nominatim constitutionis Benedicti XIV Sacramentum Poenitentiae, 1 Iun. 1741, debet poenitens sacerdotem, reum delicti sollicitationis in confessione, intra mensem denuntiare loci Ordinario, vel Sacrae Congregationi S. Officii; et confessarius debet, graviter onerata eius conscientia, de hoc onere poenitentem monere. »
(IT)
« A norma delle costituzioni apostoliche e in particolare della costituzione Sacramentum Poenitentiae del 1º giugno 1741, il penitente deve denunciare all'ordinario del luogo o alla Sacra Congregazione del Sant'Uffizio nello spazio di un mese il sacerdote reo del delitto di sollecitazione nella confessione; e il confessore deve, sotto obbligazione grave di coscienza, far presente tale dovere al penitente. »
(Can. 904)
« Qui sollicitationis crimen de quo in can. 904, commiserit, suspendatur a celebratione Missae et ab audiendis sacramentalibus confessionibus vel etiam pro delicti gravitate inhabilis ad ipsas excipiendas declaretur, privetur omnibus beneficiis, dignitatibus, voce activa et passiva, et inhabilis ad ea omnia declaretur, et in casibus gravioribus degradationi quoque subiiciatur. »
(IT)
« Colui che avrà commesso qualsiasi crimine di sollecitazione del quale parla il can. 904 sia sospeso dalla celebrazione della Messa e dall'ascolto delle confessioni sacramentali, e secondo la gravità del delitto sia dichiarato inabile a ricevere le stesse, sia privato di tutti i benefici, dignità, voce attiva e passiva, e sia dichiarato inabile a tutto ciò, e nei casi più gravi sia sottoposto a degradazione. »
« Quasi nel medesimo tempo la Congregazione per la dottrina della fede con una Commissione costituita a tale scopo si applicava a un diligente studio dei canoni sui delitti, sia del Codice di diritto canonico sia del Codice dei canoni delle Chiese orientali, per determinare «i delitti più gravi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti», per perfezionare anche le norme processuali speciali nel procedere «a dichiarare o a infliggere le sanzioni canoniche», poiché l'istruzione Crimen sollicitationis finora in vigore, edita dalla Suprema sacra Congregazione del Sant'Uffizio il 16 marzo 1962, doveva essere riveduta dopo la promulgazione dei nuovi codici canonici »
(De delictis gravioribus. Lettera inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede ai vescovi di tutta la Chiesa cattolica e agli altri ordinari e gerarchi interessati, 18 maggio 2001.)
Nell'estate del 2003 l’avvocato Carmen Durso di Boston (Massachusetts, USA) consegnò una copia dell'Istruzione del 1962 Crimen Sollicitationis al procuratore Michel J. Sullivan, chiedendogli di riscontrare gli elementi, all'interno della giurisdizione federale, per procedere contro le gerarchie vaticane, colpevoli, a suo avviso, di aver deliberatamente coperto i casi di abusi sessuali che vedevano coinvolti membri del clero.
Contestualmente, un'altra lettera arrivò sul tavolo del procuratore, firmata da Daniel Shea, avvocato di Houston (Texas, USA) ed ex seminarista, che aveva scoperto il documento del 1962 e ne aveva dato copia al quotidiano “Worcester Telegram & Gazette” di Boston e all'avvocato Durso.
Il caso venne portato all'attenzione pubblica internazionale dalla rete televisiva statunitense CBS. Le gerarchie vaticane si difesero sostenendo che le norme contenute nel documento del 1962 non avevano più alcun valore vincolante dal momento in cui erano entrate in vigore le riforme del Codice di diritto canonico, nel 1983. In realtà, come spiegava l’avvocato Shea nella sua lettera e come evidenziato dal succitato testo in latino e nella sua traduzione in italiano, la Crimen Sollicitationis era citata come ancora in vigore in una nota dell'epistola De Delictis Gravioribus, firmata da Ratzinger.
Il vice ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Peter Keisler, ha però bloccato la procedura giudiziaria ricorrendo alla cosiddetta "suggestion of immunity", una misura legale che stando a quanto stabilito dalla Corte Suprema dev’essere obbligatoriamente recepita dai tribunali di grado inferiore. Keisler ha ufficialmente informato il tribunale che Benedetto XVI gode di immunità come Capo di Stato, sottolineando dunque che avviare il procedimento sarebbe «incompatibile con gli interessi della politica estera degli Stati Uniti», che dal 1984 hanno allacciato rapporti diplomatici con la Santa Sede. La stessa Ambasciata del Vaticano a Washington aveva chiesto all’Amministrazione di intervenire con la "immunity suggestion" e chiudere il caso.
mercoledì 20 maggio 2009
L'OTTIMISMO VOLA
Almeno questo sostiene il nostro Premier in merito alla crisi economica: "c'é stato un diluvio, ma dopo tutto è tornato come prima, meglio di prima"
Tratto dall' ANSA di oggi:
INDUSTRIA: ISTAT, CROLLANO FATTURATO E ORDINATIVI
ROMA - Il fatturato dell'industria italiana a marzo è diminuito dello 0,8% rispetto a febbraio e del 22,6% rispetto a marzo 2008, in base all'indice corretto per gli effetti di calendario (22 giorni lavorativi contro i 20 dello scorso anno). Lo comunica l'Istat precisando che l'indice grezzo del fatturato ha registrato un calo tendenziale del 17,5%. Gli ordinativi dell'industria italiana a marzo hanno registrato un calo del 26% rispetto a marzo 2008 e del 2,7% rispetto a febbraio 2009. Il fatturato dell'industria degli autoveicoli a marzo è diminuito del 27,9% rispetto a marzo 2008, mentre gli ordinativi sono calati del 19%.
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare
martedì 19 maggio 2009
Italia impara!
Tempesta in Gran Bretagna, investita da uno scandalo che ha fatto infuriare i cittadini e la regina stessa.
Facciamo un passo indietro.
Il Daily Telegraph , un quotidiano filoconservatore, è entrato in possesso, tramite una talpa a Westminster, di un dischetto con tutti i rimborsi spese dei deputati pagando - secondo le indiscrezioni - 150 mila sterline, circa 170 mila euro.
Da allora ogni giorno il Telegraph pubblica dieci pagine di documenti riservati, seguito a ruota da tutti i media e rotocalchi nazionali.
I deputati, in questo paese, hanno un salario di 60 mila sterline l'anno (la metà di quelli italiani, che sono i meglio pagati d'Europa). Possono incrementarlo mettendo in conto allo stato una serie di spese: per la "seconda casa" a Londra (se vengono da fuori), per il vitto, per la rappresentanza. Lo scoop del Telegraph rivela che alcuni hanno violato la legge: per esempio facendosi rimborsare un mutuo già estinto, o (è il caso di una coppia di deputati marito e moglie) chiedendo un doppio rimborso per una singola "seconda casa". La maggior parte delle richieste sono invece legittime, in base alla legge, ma sono "ingiuste" eticamente, come ha detto David Cameron, leader dei conservatori: rifarsi fare la piscina, il campo da tennis, acquistare nuovi elettrodomestici, comprare perfino cioccolatini e Tampax a spese dello Stato, ossia del contribuente, appare immorale, specie in un momento di dura crisi economica. Sia Brown che Cameron hanno destituito i deputati colpevoli degli episodi più imbarazzanti, ordinato agli altri di restituire il maltolto e sostenuto l'esigenza di una riforma del sistema.
Si chiedono addirittura le elezioni anticipate e oggi Michael Martin, Presidente della Camera dei Comuni, nonostante non si sia macchiato di nessuna delle colpe oggetto dello scandalo, ha dichiarato che lascerà il suo ruolo il 21 giugno. Il suo errore? Non avere fatto pulizia in Parlamento e avere di fatto permesso un clima di immoralità.
In italia sarebbe accaduto lo stesso?
Nel 2007 Mastella usava l' Aibus presidenziale insieme al figlio per andare a vedere il Gran Premio di Monza, tutto ovviamente a nostre spese.
Il 9 Giugno 2007 (sarà stata un'annata particolarmente fruttuosa?) il Senatore Selva, per arrivare in tempo ad un dibattito per La7, fingeva un malore e si faceva trasportare da un' ambulanza del 118 all'indirizzo degli studi televisivi, dicendo che era quello del suo medico di fiducia. Dopo l'episodio aveva anche annunciato le dimissioni, poco dopo ritirate.
Nel libro "La Casta" si parla di richiesta di rimborsi per voli aerei di rappresentanza per un totale giornaliero di 37 ore; "rimborsi" elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute; organici di presidenza nelle regioni più "virtuose" moltiplicati per tredici volte in venti anni, spese di rappresentanza dei governatori fino a dodici volte più alte di quelle del presidente della Repubblica tedesco, province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili, indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila, candidati "trombati" consolati con 5 buste paga.
Ma sembra che a noi italiani tutto scivoli addosso, viviamo in una sorta di atarassia perenne o forse siamo solo un popolo estremamente paziente (e poco informato)...
I GIUDICI: MILLS AGI' PER L'IMPUNITA' DI BERLUSCONI
lunedì 18 maggio 2009
IL PROBLEMA DELL'ENERGIA
Ma poi non avevamo fatto un referendum abrogativo per il nucleare nel 1987?
OCSE: ITALIA 23/A PER SALARI, TRA I PIU' BASSI D'EUROPA
domenica 17 maggio 2009
IL POVERO MASTELLA
Indagati: il sopracitato Mastella, allora Ministro della Giustizia (???), la moglie Sandra Lonardo, Presidentessa del consiglio regionale della Campania, per la quale saranno predisposti anche gli arresti domiciliari, il consuocero di Mastella e una dozzina di politici regionali e locali tutti in quota Udeur.
Seguono: fiumi di parole da parte della classe politica, tutta solidale con il Ministro , dipinto come una sorta di perseguitato della Magistratura; fiumi di inchiostro da parte della stampa, volta a suffraggiare la tesi vittimistica; le dimissioni, del Ministro, fatto più unico che raro oggi come oggi; la caduta del governo e il passaggio di Mastella dal centrosinistra al PDL, con cui ora si presenta alle elezioni europee di giugno.
Ma tra le dimissioni e la candidatura alle Europee cosa è successo? Diciamolo chiaramente: la maggior parte della gente, me compresa, era convinta che le indagini e l' inchiesta fossero finite nel nulla. Tutto a posto insomma.
E' di venerdì, invece, la notizia che la procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio del leader dell'Udeur Clemente Mastella e della moglie Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania, coinvolti nell'inchiesta su presunti illeciti nell'assegnazione di incarichi e appalti.
Per il capo dell' Udeur, infatti, sono state confermate le accuse di concussione, abuso d'ufficio e rilevazione del segreto d'ufficio, escluso il reato di associazione a delinquere.
Ma entriamo nello specifico delle accuse.
PRIMA ACCUSA DI CONCUSSIONE: nel 2006 il presidente della Regione Bassolino (nei cui confronti era stato aperto per questo stesso episodio un fascicolo per abuso d´ufficio poi archiviato) sarebbe stato «costretto» a nominare come commissario dell´ASI di Benevento una persona «gradita» a Mastella attraverso una «pressione politica e amministrativa» sulla Regione operata in concorso con Camilleri e i due ex assessori regionali Abbamonte e Nocera.
SECONDA ACCUSA DI CONCUSSIONE: oltre a Mastella, vede protagonisti la moglie Sandra Lonardo (che per questo episodio finì agli arresti domiciliari), Abbamonte, Ferraro, Errico e il consulente giuridico della Lonardo, Felice Casucci, per le presunte pressioni esercitate su Luigi Annunziata, manager dell´azienda ospedaliera Sant´Anna e Sebastiano di Caserta, allo scopo di ottenere la nomina di tre primari. Obiettivo che non si concretizzò, rilevano i magistrati, «a causa della fermezza opposta da Annunziata».
TERZA ACCUSA DI CONCUSSIONE: l'ex Ministro deve rispondere per un´altra nomina, quella per un posto di assessore al Comune di Cerreto Sannita fatta avere ad un esponente dell' Udeur.
ABUSO DI UFFICIO 1: accusato per un presunto interessamento, poi non andato a buon fine, relativo all´esito di un ricorso al Tar in concorso con il giudice amministrativo De Maio e l´ex segretario del Tar Lucariello.
ABUSO DI UFFICIO 2: accuse di presunte irregolarità a vantaggio di una comunità montana (anche qui Mastella si sarebbe avvalso dell’aiuto del consuocero)